A quasi un anno e mezzo dalla sua presentazione, arriva oggi all'udienza in Commissione tributaria di I grado di Modena il ricorso di Andrea Mazzi riguardante l'obiezione fiscale alle spese militari e abortive. Mazzi, 45 anni, già obiettore di coscienza al servizio militare e ingegnere modenese, padre di due figli e membro dell’associazione "Comunità papa Giovanni XXIII", come ricorda "Vita" che lo ha intervistato, ha voluto lui questo momento.
Infatti qualche tempo fa «ha presentato ricorso contro la decisione di Equitalia di annullare le sue azioni di disobbedienza civile a livello fiscale, non pagando una quota dell’Irpef o il bollo dell’auto e destinando una quota fissa (50 euro all’anno) a un’associazione che si occupa di promozione della nonviolenza o addirittura all’Unsc-Ufficio nazionale servizio civile, oggi a rischio chiusura per mancanza di fondi».