Sulla riforma del servizio civile nazionale è intervenuto ieri il presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, durante il Seminario interno organizzato dall'associazione a Roma. Olivero ha affermato che «una nuova legge sul servizio civile volontario che si limitasse a “spostare” le risorse, senza prevedere investimenti aggiuntivi, sarebbe inutile e insufficiente». Si è poi detto d’accordo su un coinvolgimento maggiore delle Regioni nella gestione, «purché – ha specificato – il servizio civile rimanga un progetto nazionale, sulla base di due presupposti: che sia un diritto esigibile da tutti i cittadini in qualsiasi angolo d’Italia e non un lusso di pochi, come purtroppo sta diventando ora; che restino uguali per tutti i requisiti per l’accesso al servizio». «Proprio oggi – ha concluso Andrea Olivero – nella prospettiva di una visione coesa del Paese, da qualcuno messa irresponsabilmente in discussione, il rilancio del servizio civile si pone come elemento strategico per dire alle future generazioni su quali valori vogliamo restare insieme come Paese. Per i 150 anni dell’Unità d’Italia sarebbe un regalo bellissimo poter offrire ai nostri giovani un nuovo servizio civile accessibile a tutti, a partire magari da uno stanziamento straordinario del Governo per il 2011». Leggi qui in PDF tutto il comunicato stampa.