Un articolo su "Vita.it" ricorda l'avvio ad inizio maggio di "Garanzia Giovani", il piano europeo contro la disoccupazione giovanile, che prevede anche azioni nell'ambito del servizio civile. Ma non mancano dubbi e perplessità, come quelli che esprime il Presidente della CNESC Licio Palazzini: «Non sappiamo nulla né su quanti saranno i fondi destinati al servizio civile, né su come saranno distribuiti e quindi di quanti giovani stiamo parlando, e non abbiamo nemmeno informazioni ufficiali su quali regioni hanno adottato o intendono adottare nel concreto il servizio civile come misura tra quelle indicate».
«E’ chiaro – prosegue Palazzini – che guardiamo con interesse all’iniziativa. Ci interessa soprattutto il fatto che Garanzia Giovani potrebbe agire da start up per nuovi bandi di servizio civile. Ma a oggi i dubbi sono tanti, in primo luogo la tempistica: più aumenta il ritardo nella sua messa in atto vera e propria, maggiore è il rischio che alla fine tutto si risolva in ‘pseudoprogetti’, ovvero azioni promosse all’ultimo momento e quindi senza una seria programmazione». Tale azione finirà nel dicembre 2015, «e se all’inizio si potevano pensare due bandi per le partenze dei giovani in servizio civile, ora è verosimile che sia uno solo, quindi un’occasione sprecata», aggiunge il Preisdente della CNESC. Leggi tutto l'articolo a questo link.