Papa Benedetto XVI lascia oggi il soglio di Pietro e da stasera sarà il primo papa "emerito" della storia. Ieri la sua ultima udienza in San Pietro, davanti a oltre 150mila fedeli, in cui ha
ricordato come col suo gesto di rinuncia "non abbandona la croce, ma resta in modo nuovo presso
il Signore Crocifisso". «Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa – ha spiegato -, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro». Dopo il beato
Giovanni Paolo II, Benedetto XVI è stato anche il secondo papa in assoluto ad incontrare
i giovani in servizio civile, nell'udienza nell’Aula Paolo VI del 28 marzo 2009. In
quell'occasione ricordò ai volontari presenti, citando il Concilio Vaticano II, come: «"La corsa
agli armamenti, alla quale si rivolgono molte nazioni, non è la via sicura per conservare
saldamente la pace, ed aggiungeva subito che la corsa al riarmo "è una delle piaghe più gravi
dell’umanità e danneggia in modo intollerabile i poveri" (GS, 81)». Poi l'invito a tutti: «Siate, dunque, sempre e dappertutto strumenti di pace, rigettando con decisione
l’egoismo e l’ingiustizia, l’indifferenza e l’odio, per costruire e diffondere con pazienza e
perseveranza la giustizia, l’uguaglianza, la libertà, la riconciliazione, l’accoglienza, il
perdono in ogni comunità».