Il Copresc (Coordinamento provinciale enti servizio civile) di Parma, ripreso da "Redattore Sociale", ha rilanciato nei giorni scorsi l'allarme sul futuro del servizio civile e denunciato i disagi che vivono gli enti e i giovani volontari.
«I ragazzi hanno già manifestato il loro disagio con diverse iniziative – ha spiegato Paola Valinotti, presidente del Copresc –. Ora anche noi vogliamo testimoniare la nostra vicinanza a loro e alle loro proteste: l’impegno che ci prendiamo è di far sentire la nostra voce, in attesa che a livello ministeriale si smuova qualcosa». Secondo quanto riportato nell'articolo, "il disagio attuale è provocato soprattutto dalla decisione dell’Unsc di avviare i progetti messi a bando nel 2011 in modo scaglionato nell’arco del 2012, anziché farli partire dal primo gennaio 2012. Oltre al disagio per enti e associazioni che hanno progettato le attività, c’è anche quello dei giovani che hanno presentato la propria candidatura a ottobre 2011 e non inizieranno il servizio civile prima di giugno o luglio 2012. Al momento sono molti i giovani selezionati per attività di assistenza all’interno di cooperative sociali o associazioni di volontariato a non sapere in quale mese partirà il progetto loro assegnato perché non è stato stilato un calendario degli avvii". «In un momento in cui il futuro dei giovani è molto presente nell’agenda
pubblica credo che questo sia il modo più sbagliato per costruire speranza – ha dichiarato poi
Marcella Saccani, Assessore provinciale alle Politiche sociali –. Per noi il servizio civile
è un’esperienza straordinaria, unica nel suo genere, e va preservato: ora non c’è più tempo
per ulteriori dilazioni, anche perché forse molti giovani stanno cominciando a perdere
fiducia e motivazioni, vogliamo tempi certi e ci adopereremo per fare in modo che la
situazione si sblocchi». Leggi tutto l'articolo qui in PDF.