«E’ grave e profondamente sbagliato che il Governo attinga dal fondo di solidarietà per le vittime della mafia e dell’usura per finanziare le spese dei ministeri e rimpinguare il fondo per il servizio civile». Lo ha dichiarato venerdì scorso l'on. Pina Picierno (PD), componente della Commissione Giustizia della Camera, in riferimento alla notizia che con il decreto legge n. 79 del 20 giugno, "il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura resesi disponibili al termine di ogni esercizio finanziario sono riassegnate per essere destinate alle esigenze dei Ministeri", tra cui il servizio civile nazionale. L'on. Picierno ha anche auspicato che il ministro Cancellieri «ritorni sui suoi passi e si dimostri disponibile a modificare in parlamento una norma profondamente sbagliata».
«Il Fondo per il sostegno delle vittime di mafie – ha ricordato l'esponente democratica, che in passato ha anche presentato una legge per "Giornata nazionale del servizio civile e del volontariato giovanile" – è un importantissimo strumento acquisito nelle politiche di contrasto ai fenomeni mafiosi e non può essere trattato con leggerezza e disinvoltura. Sebbene non sia chiara l’entità delle somme che sarebbero trasferite – a parte i 30 milioni per il Servizio civile – e ancorché ci dovessero essere somme in eccesso, non utilizzate per le finalità proprie del Fondo, ritengo sia inaccettabile una destinazione di risorse diversa e impropria rispetto allo spirito e gli obiettivi del Fondo per le vittime di mafia». «Mi auguro – ha concluso l'on. Picierno – che al Senato, dove il decreto sarà esaminato in prima lettura per la conversione in legge, il Governo si dimostri disponibile a porre rimedio a questa assurda norma. Se così non dovesse essere ci attiveremo alla Camera per cancellare questo aspetto specifico del decreto».