In linea con i dati che arrivano a livello nazionale, anche il Piemonte registra un record di domande di partecipazione al servizio civile. Sono infatti 1.850 quelle arrivate agli enti piemontesi rispetto ad una disponibilità, sul bando regionale, di 499 posti. Per Torino i progetti presentati dal Comune e dagli enti partner sono in totale 27, per 139 posti complessivi. Intanto la confinante Valle d'Aosta ha presentato ieri il suo progetto di servizio civile regionale, che durerà fino al 10 novembre 2014, e che vede coinvolti sedici giovani valdostani, di età compresa tra i 18 e i 30 anni.
Si tratta del primo progetto annuale previsto dalla legge regionale 30/2007, che finora si era attuatata attraverso l’iniziativa "Due mesi in positivo", che in tre anni ha coinvolto 140 ragazzi che nel corso dell’estate hanno fatto esperienza di attività sociale in varie associazioni del territorio. L’iniziativa è stata illustrata alla Cittadella dei Giovani di Aosta, dal Presidente della Regione Augusto Rollandin, dall’Assessore alla sanità Antonio Fosson e dal dirigente della Struttura per le politiche sociali Gianni Nuti. Sono interventi anche alcuni ragazzi coinvolti nel progetto, che hanno illustrano le loro motivazioni e le loro aspettative. «Come Valle d’Aosta – ha rimarcato il Presidente Rollandin – ci siamo impegnati perché questo progetto diventasse realtà in quanto riteniamo che possa rappresentare, in un momento di grave difficoltà per i giovani come quello che stiamo vivendo, una preziosa occasione di orientamento e di inserimento pre-lavorativo, oltre che un momento di crescita della cultura della solidarietà». Durante l’incontro è stato anche presentato il “Diario del Volontario di Servizio civile regionale”, nel quale sono state raccolte – attraverso testi, immagini e fumetti – le esperienze maturate dai giovani valdostani che hanno partecipato a "Due mesi in positivo".
