Secondo quanto riferisce oggi l'Ansa, il Sottosegretario con delega al servizio civile, Carlo Giovanardi, «ha ricevuto il presidente dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, professor Tommaso Daniele. Daniele ha illustrato i contenuti dell'audizione tenutasi il 3 marzo 2010 presso la Commissione affari costituzionali del Senato, nel corso della quale, i parlamentari di entrambi gli schieramenti politici, si sono detti disponibili ad anticipare, rispetto a quanto già previsto dal disegno di legge di riforma del servizio civile, una norma che riserva ai disabili gravi il 20% dei giovani volontari del servizio civile. Giovanardi, è detto in una nota, ha preso atto dell'orientamento e ha espresso la sua condivisione a questa impostazione purchè l'anticipazione di questo specifico provvedimento non pregiudichi la rapida approvazione della riforma».
Era stata la Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali Disabili) nei giorni scorsi a chiedere di accordare fin da subito la quota del 20% dei volontari ai progetti di servizio civile che riguardano i disabili gravi. Giovanardi aveva già detto: «Sono vicino ai disabili, ma il 20% di niente è niente», per questo – a suo dire – bisogna invertire il meccanismo, che attualmente prevede che il numero dei volontari viene deciso anno per anno a seconda dei fondi disponibili, stabilendo invece un numero di volontari da avviare ogni anno e di conseguenza i fondi necessari, richiesta già avanzata da molte realtà, come la Cnesc, ma che non ha trovato posto nella legge delega di riforma presentata dal Governo. La Cnesc aveva anche ricordato che «il 60% dei progetti degli Enti della Cnesc è realizzato nel settore dell’assistenza tra cui anche della disabilità, e quindi viviamo quotidianamente le esigenze dei cittadini e delle famiglie eppure pensiamo che solo con la garanzia di un contingente minimo di 40.000 volontari all’anno e finanziamenti conseguenti sarà possibile collocare la richiesta senza far esplodere il sistema».