Con un comunicato diffuso ieri la Rappresentanza nazionale dei giovani volontari in servizio civile ha ricordato la scomparsa, avvenuta una settimana fa, di Pietro Pinna, primo storico obiettore di coscienza al servizio militare per motivi "politici". «Dopo aver rifiutato la chiamata alle armi nel 1948 – ricordano i 4 Rappresentanti nazionali – scontò 18 mesi di carcere. Fondò il Movimento Nonviolento italiano e fu organizzatore della prima Marcia della Pace Perugia – Assisi nel 1961». «La Rappresentanza dei Volontari in Servizio Civile vuole ricordare Pietro Pinna, sottolineando come la sua figura, il suo impegno e le sue battaglie siano state e continueranno ad essere un riferimento fondamentale per tutti i volontari che decidono di impegnarsi nel Servizio Civile», prosegue il comunicato.
«I valori della nonviolenza, della pace, dell’obiezione di coscienza e della difesa della Patria non armata e non violenta sono, anche grazie a lui, un punto fermo per generazioni di volontari che quotidianamente hanno contribuito alla costruzione di un tessuto sociale fatto di impegno e solidarietà. Ci impegneremo sempre per portare avanti con determinazione il suo esempio e il suo messaggio positivo. Con riconoscenza e ammirazione, porgiamo il nostro saluto», concludono i Rappresentanti nazionali Yuri Broccoli, Antonella Paparella, Edda D’Amico e Francesco Violi.