Lo scorso 9 aprile la Conferenza permanente "Stato-Regioni" ha deciso di rivedere il Procollo d'intesa del 26 gennaio 2006, che regola attualmente i rapporti tra Unsc e Regioni stesse, ritenuto ormai "anacronistico". Già il 5 maggio si è riunito per questo un gruppo di lavoro di 9 regioni: Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Basilicata, Abruzzo, Campania, Calabria e Toscana, che ha anche compiti di coordinamento. L'obiettivo dichiarato di questa revisione è quello di "perseguire il riconoscimento dei principi di lealtà e parità di poteri nella trattazione delle procedure tra UNSC e Regioni/P.A.". Una volta pronta, la proposta del nuovo protocollo sarà sottoposta prima al Gruppo tecnico interregionale (tutte le Regioni) per poi passare al Coordinamento Tecnico e successivamente alla Commissione delle Politiche Sociali. Sulla questione invece della variazione nella distribuzione del numero dei giovani fra le Regioni è intervenuto ieri Primo Di Blasio, Presidente della Cnesc. «Un riequilibrio necessario – ha dichiarato Di Blasio a Vita.it -. Noi stessi avevamo suggerito di ricalibrare le risorse in favore del nord, ma caso mai seguendo il criterio demografico della presenza di giovani sul territorio, in funzione del riscoperto interesse di questi ultimi nel Nord Italia». Rimane «tutto è migliorabile. Vedremo nei prossimi mesi» ha concluso Primo Di Blasio.