Il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione con delega al servizio civile, Andrea Riccardi, è intervenuto ieri telefonicamente all'inizio della puntata di "Radio Anch'io", la trasmissione di Radio Rai 1 condotta da Ruggero Po, dove si parlava di giovani e di "generazione perduta", con un accenno anche al servizio civile nazionale.
«Il recupero del servizio civile volontario – ha detto Riccardi -, voluto dal Governo attraverso uno stanziamento di fondi, è importante per favorire l'associazionismo tra i giovani, che manca nel nostro paese. Circa il 40% di quelli che fanno il servizio civile volontario trovano lavoro, magari nei servizi alla persona». «Noi rischiavamo di non mandare più volontari al servizio civile perché non avevamo soldi. A differenza di altri Paesi l'Italia ha un debolissimo associazionismo giovanile per cui i giovani stanno dentro alle opportunità e alle difficoltà della vita da soli non ci sono associazioni dei giovani, 'sindacati dei giovani' e questo li rende più deboli», ha poi aggiunto. Riccardi ha anche evidenziato «una parabola tra il forte associazionismo degli ani '60 e '70, e poi i giovani sempre più da soli. I giovani associati sono sul mercato della competizione un elemento importante di pressione». Quanto all'idea di uno "sciopero generazionale", il ministro, pur giudicandola "un po' provocatoria", ha osservato che «andrebbe ripresa nel senso di dire ai giovani "organizzatevi in maniera associativa, fate pressioni"».