Il 7 agosto scorso il Governo ha accolto l'OdG 9/01458/038, presentato come primo firmatario
dall'on. Edo Patriarca (PD), con il quale si impegna «ad assumere le opportune misure volte a
restituire credibilità e ruolo al Servizio Civile Nazionale, attraverso l'individuazione delle
adeguate risorse finanziarie che consentano una reale programmabilità dei progetti e il
soddisfacimento delle aspettative di migliaia di giovani che annualmente vorrebbero partecipare a
questa fondamentale esperienza di vita». Nella stessa seduta però con il voto contrario di PD e
PdL, e con l'astensione del M5S, era stato bocciato un emendamento di SEL che puntava ad aumentare
i fondi del servizio civile nazionale.
Nei giorni precedenti invece, in un Seminario alla Camera sempre l'on. Patriarca, che è anche
Presidente del CNV (Centro Nazionale per il Volontariato), aveva coinvolto colleghi parlamentari
ed esponenti del Terzo settore in una riflessione sulla riforma del servizio civile nazionale.
«Garantire l’identità del Servizio Civile, estendere l’opportunità di prestare servizio ai
cittadini stranieri e rivedere l’impianto normativo in materia. Su questi punti – aveva ricordato
l'on. Patriarca – abbiamo ottenuto garanzie da parte del ministro Cécile Kyenge, con la quale
abbiamo condiviso le urgenze per mantenere un attento presidio, anche per quel che riguarda i
finanziamenti per l’anno in corso e per quello successivo».