Cosa succede al Consorzio di cooperative sociali Icaro, l'ente casertano che gestisce quest'anno oltre cento
volontari in servizio civile? La domanda, anzi l'interrogazione parlamentare (4-17725), è arrivata lo scorso 20
settembre dall'on. Erica Rivolta (Lega Nord) che, insieme ai compagni di partito Molteni e Montagnoli, ha citato
un recente articolo su "Il fatto quotidiano.it".
Nell'articolo in questione si segnalava come «la prefettura di Napoli ha scritto che "prescindendo da responsabilità
penalmente rilevanti secondo il Gip di Napoli, le associazioni a cui erano stati affidati i beni confiscati…
tra le quali Icaro… si sono distinte per la loro totale inerzia, permettendo così ai clan di camorra e in
particolare al clan Lubrano-Ligato di continuare a ricavare dagli stessi delle rendite"». Secondo l'on. Rivolta
sarebbe «una situazione che potenzialmente risulta essere in contrasto con gli obiettivi formativi e di
cittadinanza attiva propri del servizio civile nazionale» e per questo chiede al Governo «quali attività
straordinarie di controllo e di ispezione intenda mettere in atto sui progetti di cui risulta titolare il
consorzio di cooperative sociali Icaro, al fine di verificare discrasie tra gli obiettivi formativi del servizio
civile nazionale e i comportamenti evidenziati dalla prefettura di Napoli».