«Destinare i soldi risparmiati annullando la parata del 2 giugno al Servizio Civile Nazionale, che proprio per mancanza di fondi rischia di morire». E' la richiesta fatta ieri al Presidente della Repubblica da Giulio Marcon e Massimo Paolicelli della Campagna "Sbilanciamoci!", che ricordano anche come «insistere nel voler festeggiare la Festa della Repubblica con una costosa e anacronistica parata militare, nel pieno di una delle crisi economiche più gravi che sta attraversando il nostro Paese, è una scelta profondamente sbagliata: uno schiaffo a chi perde il posto di lavoro e non arriva alla terza settimana del mese».
«Secondo un calcolo di "Sbilanciamoci!", la parata del 2 giugno ha un costo medio di circa 10 milioni di euro, cifra con la quale – sostengono – sarebbe possibile far partire 1.700 giovani per il servizio civile che fanno attività utili per la comunità, aiutando in questo modo più di 10 mila persone in stato di bisogno: anziani, disabili, senza fissa dimora, bambini». «Si parla tanto di risparmi per i disabili e gli anziani – dicono ancora – ma non per una parata inutile, costosa e retorica. Invitiamo le istituzioni, dal Capo dello Stato al premier al ministro della Difesa, qualora non intendessero rinunciare a questa scelta, a non nascondere il costo della parata e a dar conto ai cittadini italiani di quanto verrà a costare esattamente questo evento. Saranno poi i cittadini – concludono Marcon e Paolicelli – a valutare le scelte fatte e l'opportunità, di spendere tanti milioni di euro per una parata in tempi di crisi. La festa della Repubblica si può festeggiare in un modo più sobrio e senza esibizioni di carri armati e mezzi d'assalto».
La Festa della Repubblica è certo importante. Ma avete completamente ragione. Mi sembra spostare di organizzare delle parate militari in tempo di crisi economica mentre tante persone sono nel bisogno!