Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha pubblicato ieri la Circolare datata 20 giugno 2017 che disciplina lo svolgimento delle attività di controllo sui progetti e per quel che riguarda la “permanenza dei requisiti che hanno determinato l'iscrizione agli albi di Servizio Civile”. Ma la CNESC (Conferenza nazionale enti di servizio civile) sempre ieri in un comunicato [PDF] ha denunciato: «Appare sempre più incomprensibile la politica in tema di ispezioni e controlli, che da anni riguardano quasi esclusivamente gli enti dell’Albo Nazionale per i quali il Dipartimento ha programmato 505 ispezioni cui si aggiungono ora anche 300 controlli». «Nel bando 2016, oggetto di questa azione – spiega l’Associazione delle principali organizzazioni nazionali di servizio civile -, sono impegnati 1.138 enti di cui 1.067 negli albi regionali e 71 nell’albo nazionale. Di questi 71, 47 – tutti di Terzo Settore o del privato sociale religioso – saranno oggetto sistematico di controlli e ispezioni, 24 avranno una sola ispezione; poco o nulla è previsto per i 1.067 degli albi regionali».
«Come già richiesto dalle Regioni, anche la CNESC ha chiesto il superamento della riduzione del punteggio sui progetti dell’anno successivo (deflettori) per tutelare i 24 enti che, con una sola sanzione per uno qualunque dei 20 motivi previsti dalla normativa, possono essere danneggiati nella graduatoria progetti dell’anno successivo», prosegue la nota in cui poi la CNESC «si chiede con chi il Governo Gentiloni intenda realizzare il Servizio Civile Universale, gli enti degli albi regionali si interrogano se avranno un ruolo futuro, il Terzo Settore Nazionale è messo sotto ‘alta sorveglianza’».