Servizio civile obbligatorio, continua il dibattito

Con una lettera a Repubblica il Sottosegretario al Lavoro con delega al servizio civile, on. Luigi Bobba, è entrato nel dibattito aperto sul quotidiano prima da un'Amaca di Michele Serra e poi da un articolo di Nadia Urbinati, a partire dalla proposta di Matteo Salvini (Lega Nord) di reintrodurre in Italia il servizio civile obbligatorio.


«Il Governo – scrive Bobba – ha avviato una complessa riforma del Terzo Settore, proprio per assicurare alle formazioni sociali che esprimono in tanti modi diversi le dimensioni della solidarietà, della cultura comunitaria e dell'esercizio della cittadinanza responsabile, un impianto di legislazione moderno e coerente con il principio costituzionale contenuto nell’art. 118. Anche il servizio civile è oggetto di questa riforma. L'intento è quello di ampliare il servizio civile fino a renderlo "universale", cioè aperto ad accogliere tutti i giovani che liberamente vorranno impegnarsi, superando i vincoli di bilancio che finora hanno impedito di realizzare l'obiettivo che il premier Renzi ha infatti indicato per il 2017: ingaggiare circa 100 mila giovani, ovvero una quota pari a circa un quinto di una generazione». Al dibattito si è aggiunta su Vita.it anche la voce di Pasquale Pugliese della segreteria del Movimento Nonviolento, che ha ricordato come «Nella proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta, il servizio civile nazionale esce dalla polarizzazione tra “concessione” finché ci sono briciole di risorse disponibili, e “obbligo” perché tutti siano costretti alla solidarietà (magari per sopperire ai tagli al welfare) e viene trattato come “diritto” per tutti i giovani all’interno di un diritto più ampio: quello alla difesa civile della Patria».

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