Servizio civile universale e certificazione compensi, quello che c’è da sapere

Il Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale ha comunicato che a partire dallo scorso 14 marzo i volontari in Servizio civile universale, sia in Italia che all'Ester,o avranno la possibilità di acquisire autonomamente la "Certificazione Unica 2019" (CU) relativa agli assegni di servizio civile erogati nel 2018. Il Dipartimento ricorda anche come l’acquisizione della CU costituisce un diritto/dovere di ciascun contribuente, per i successivi usi previsti dalla legge (ISEE accesso ad eventuali prestazioni gratuite e quant’altro). Tuttavia per i giovani avviati al servizio dopo l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 40/2017– istituzione del Servizio civile universale – (18 aprile 2017), gli assegni di servizio civile sono equiparati a redditi esenti e quindi non imponibili ai fini IRPEF, ma vanno comunque certificati dalla PA che li eroga (cioè il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale) nell’apposito riquadro della Certificazione unica (CU) dedicato ai redditi esenti. Tale esenzione comporta che la somma medesima non può essere computata ai fini della soglia di € 2.840,51, limite di reddito per essere considerati come famigliari fiscalmente a carico.

3 thoughts to “Servizio civile universale e certificazione compensi, quello che c’è da sapere”

  1. Buongiorno,
    Un caso: il figlio fa parte del servizio Civile Nazionale tramite Unione dei Comuni e percepisce circa 500 euro al mese.
    Al Padre che percepisce nello stesso periodo il RDC, (la madre è casalinga e non ha reddito), verrà ridotto la somma del RDC.?
    Grazie

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