Svizzera: nessuna riforma per ora del servizio civile alternativo

In Svizzera continua la riflessione sul servizio militare obbligatorio e su quello civile alternativo, introdotto nel 1996. Nei giorni scorsi si è riunita a Berna la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S), che ha preso posizione su alcune proposte di legge che riguardano anche il servizio civile. In particolare la Commissione ha ritenuto che «al momento non siano necessari ulteriori provvedimenti per ridurre il numero di persone ammesse a prestare servizio civile». «All’unanimità – spiega una nota stampa – propone pertanto alla sua Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare Engelberger 10.528 n (Porre termine alla facoltatività del servizio civile), che intende consentire di presentare domanda d’ammissione al servizio civile soltanto al momento del reclutamento. Parimenti all’unanimità, la Commissione propone di respingere la mozione Eichenberger 09.3861 n (Commisurare la durata del servizio civile al servizio militare), che chiede di aumentare di 0,3 unità al massimo l’attuale fattore di calcolo della durata del servizio civile ordinario, innalzandolo da 1,5 a 1,8». Secondo la Commissione, le conclusioni del gruppo di studio «Obbligo di prestare servizio», che dovrebbero essere disponibili a metà 2015, permetteranno di avviare la discussione in merito alla futura organizzazione del servizio civile.

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