Dalla prossima primavera le condizioni di accesso al servizio civile alternativo in Svizzera saranno ulteriormente inasprite, con la reintroduzione di un colloquio per le reclute, anche se non si tornerà alla forma del precedente "esame di coscienza". La decisione, presa dal Consiglio federale svizzero lo scorso dicembre, ha avuto reazioni negative soprattutto da parte del Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE) e dall'Associazione dei civilisti, che ha ipotizzato la possibilità di organizzare uno sciopero.