«La sostituzione di operatori esterni con volontari del servizio civile è riconosciuta dall'articolo 5 della convenzione per l'affidamento del servizio pubblico "114-Emergenza Infanzia"». E' con questa spiegazione che l'ex Ministro per le pari opportunità, on. Mara Carfagna, in una delle sue ultime risposte ad interrogazioni parlamentari dello scorso 17 novembre, chiude la vicenda degli ex operatori del "servizio emergenza infanzia 114" di Palermo, ai quali Telefono Azzurro a gennaio 2010 non aveva rinnovato il contratto in scadenza, sostituendoli con volontari del servizio civile nazionale e un ristretto gruppo di personale neo-assunto.
Nel testo, citato dall'on. Carfagna in risposta all'interrogazione n. 4-06439 dell'on. Marilena Samperi (PD), si ricorda come Telefono Azzurro gestisca il servizio, rinnovato per altri tre anni con un finanziamento di 400mila euro da parte del Ministero delle Pari opportunità, avvalendosi «di personale dipendente, volontario o comunque con esso stabilmente obbligato in forza di idoneo titolo, compresi quelli di tirocinio universitario, stage professionale e servizio civile volontario, purché in possesso almeno di laurea di primo livello nelle seguenti discipline, psicologia, scienze della formazione, medicina e chirurgia, scienze del servizio sociale, giurisprudenza, scienze politiche e sociologia, con una esperienza di almeno due anni maturata nel settore». Ricordiamo poi come oltre ai 25 operatori della sede di Palermo, il caso ha riguardato anche altri della sede di Milano, dei quali però non si sono avute notizie. Intanto, nell'ultima bando nazionale, l'associazione "Telefono Azzurro" ha avuto finanziato un solo progetto per 4 volontari.