Un articolo su "la Stampa" di oggi racconta la situazione problematica che sta vivendo il servizio civile a Torino, a causa dello scaglionamento delle partenze stabilite dall'Unsc dopo i tagli ai finanziamenti del Governo Berlusconi.
Per il Comune di Torino e i suoi enti partner si tratta in particolare di 163 volontari selezionati a ottobre, su 1.341 candidati, che hanno ricevuto una mail dal Palazzo civico dove si legge: «I volontari prenderanno servizio non prima di maggio. Purtroppo al momento non siamo in grado di essere più precisi, né di prevedere quando la data di avvio sarà resa ufficiale». Secondo quanto si legge nell'articolo a firma di Fabrizio Assandri, la stessa Città ha fatto i salti mortali per poter accedere alla graduatoria: «Da Roma ci hanno fatto prenotare on-line, in una specie di gara a chi arrivava primo per ottenere il via libera ai progetti. Un’ulteriore beffa» spiega Elena Ortolani, responsabile dell’ufficio servizio civile del Comune. «Pur sbrigando tutte le pratiche in poche ore, siamo stati battuti sul tempo da altri enti». Ed ora sono 38 i progetti a rischio ritardo nelle partenze, tra i quali quello «Cittadini del mondo», promosso dalla Circoscrizione 5 alla Falchera: una settimana a giugno di incontri, dibattiti, cene etniche tra residenti italiani e stranieri. «Senza i tre volontari del servizio civile non credo ce la faremo – spiega nell'articolo il coordinatore Antonio Ciavarra – ed è un grosso peccato per un territorio con forti tensioni sociali come il nostro». Leggi tutto l'articolo a questo link.