Prima di Natale era stata Maria Guidotti, portavoce del Forum del Terzo settore, ospite del Comitato editoriale del settimanale “Vita”, a plaudire alla decisione di abrogare in Finanziaria l’art. 105, che riservava ad associazioni che si occupano di handicap il 20% dei giovani in servizio civile. «Sono mansioni delicate, i servizi alla persona, – dice la Guidotti – e devono essere svolte da persone formate. Non è possibile che i ragazzi del servizio civile siano chiamati a svolgere un’assistenza che lo Stato comunque deve offrire al meglio». A fine anno è stato di contro il presidente della Fish, Pietro Vittorio Barbieri, a denunciare in un comunicato stampa che «l’articolo introdotto al Senato per riservare ad attività dirette alle persone con disabilità grave una quota parte dei progetti del Servizio civile nazionale è stato soppresso nonostante fosse un vincolo all’attività e non alla tipologia di ente. La priorità che esso identificava non sembra essere tra le urgenze del Governo e della maggioranza parlamentare dell’Unione».