Rete Italiana per il Disarmo, Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale
per il Servizio Civile, Tavolo Interventi Civili di Pace e Campagna Sbilanciamoci hanno
inviato nei giorni scorsi una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
per «segnalare che la Festa della Repubblica deve essere patrimonio di tutti gli italiani e
di tutte le categorie di cittadini, non solo simboleggiata con la parata militare».
L’iniziativa è la prima di una serie di altre azioni, che le principali reti che lavorano
sul tema del servizio civile, della pace e disarmo hanno deciso di intraprendere in questi
giorni. La lettera, sottoscritta esplicitamente da oltre 100 organismi di varia natura,
intende in particolare «sottolineare al Capo dello Stato, e con lui a tutta l'opinione
pubblica, un forte e profondo desiderio: che si riportino al centro del 2 giugno i valori
fondanti della Repubblica e della nostra Costituzione».
In particolare le organizzazioni hanno deciso di tenere aperte le proprie sedi in tutta
Italia per incontrare i cittadini, mentre i giovani in servizio civile nazionale si
recheranno nei Comuni dell’Emilia Romagna colpiti dal terremoto di un anno fa. Inoltre, con
l’invito al Presidente a patrocinare l’iniziativa ed ad un incontro, le varie associazioni
ricordano anche che diverse di loro «si ritroveranno in quella giornata a Roma per
festeggiare la Repubblica con le categorie già prima ricordate: le forze del lavoro, i
sindacati, i gruppi delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i
bambini con le madri e i padri…».