Mentre escono le prime graduatorie regionali provvisorie dei nuovi progetti di servizio civile, e in attesa di quelle nazionali che dovrebbero essere note a breve, una risposta del Sottosegretario con delega sen. Giovanardi ad una interrogazione parlamentare, data lo scorso 28 giugno, ci aiuta a capire alcuni dei meccanismi che possono stare dietro queste valutazioni.
Nell'interrogazione (4/08784, leggi qui), l'on. Erica Rivolta (Lega Nord) metteva in dubbio la validità della valutazione di alcuni progetti dell'Unpli, che a suo dire presentavano un «semplice "taglia ed incolla" di interi paragrafi», nonostante la normativa «stabilisce che sono esclusi dalla valutazione di qualità quei "progetti palesemente simili in relazione alle voci 6, 7, 8 e 25 per i progetti in Italia"». Per Giovanardi «l'Unsc non ha proceduto all'esclusione di tali progetti in quanto ha ritenuto che la trasposizione di un medesimo intervento in contesti diversi, con le opportune differenziazioni relative agli elementi quantitativi, non realizzasse la clausola di esclusione previste dal "Prontuario" di progettazione, bensì contenesse in sé tutti pregi di un progetto a rete pur distinguendosi da quest'ultimo sotto l'aspetto formale». Secondo quanto risponde Giovanardi infatti, l'effettiva esclusione dei progetti avviene «quando dall'esame complessivo dei progetti, con particolare riferimento alle voci 6, 7, 8 e 25 delle schede progetto, emerge un'identità degli elaborati progettuali non solo in termini di obiettivi e interventi da realizzare, ma anche in relazione agli elementi e alle attività individuate nelle varie voci». Ma questo nel Prontuario per la redazione dei progetti, non è spiegato.