Tra due settimane, secondo il Sottosegretario con delega al servizio civile Giovanardi, il Parlamento inizierà la discussione dei vari testi di legge di riforma del servizio civile, messi in calendario nella Commissione Affari Costituzionali del Senato. Giovanardi, intervenuto venerdì scorso a Napoli al XV Meeting dei volontari promosso da Amesci, ha ricordato per questo come «il servizio civile nazionale in Italia sia a un bivio».
«La mia idea di servizio civile – ha proseguito – è di un servizio in difesa della Patria che può avvenire sotto forma di servizio armato o, come accade ormai dal 2001, con un impegno nella società civile e, dunque, con un ruolo forte di cittadinanza attiva da parte dei giovani». L'auspicio del Sottosegretario è che nella discussione in aula non prevalga «la visione delle Regioni che intendono ridurre il servizio civile nazionale a uno strumento che aiuti il welfare regionale e cioè soltanto a livello assistenziale per coprire i buchi di ogni singola Regione». Giovanardi si è detto «assolutamente contrario» a questa visione e interpretazione del servizio civile nazionale auspicando «che in Parlamento ci sia una maggioranza, anzi un'unanimità, per consolidare e rilanciare il servizio civile nazionale come una grande occasione per i giovani e per il Paese».