Si è parlato di servizio civile lo scorso 4 luglio nel Consiglio comunale di Modena, a partire dall'interrogazione della consigliera Elisa Sala (PD), la quale ha denunciato la riduzione dei fondi statali, le ricadute negative sulle associazioni e ha chiesto informazioni alla sua maggioranza sui numeri dei volontari attualmente in servizio nel territorio comunale.
Le ha risposto l'Assessore alle Politiche giovanili, Fabio Poggi, lo stesso che lo scorso anno aderì all'appello a sostegno del servizio civile nazionale “Un anno da ricordare”, restituendo il foglio di congedo da obiettore di coscienza al Sottosegretario Giovanardi. Poggi ha ricordato innanzitutto la situazione complessa che vive il servizio civile nazionale, soprattutto dal punto di vista della progettazione, e per questo ha spiegato come a livello regionale sia «stato costituito un gruppo di lavoro sulla semplificazione, che permetta ad un numero sempre ampio di enti di poter progettare». Ha poi comunicato gli ultimi numeri sui giovani volontari attivi nel territorio in varie associazioni (Arci, Caritas, Misericordie, ecc…), passati dai 74 dello scorso anno ai 53 attualmente in servizio (ma nel 2009 superavano i 100), ai quali vanno aggiunti 8 giovani stranieri in servizio civile regionale (come per il 2010). Nel commentare i dati, il capogruppo PD in Comune, Paolo Trande (ex direttore sanitario della Croce Blu), ha sottolineato come siano in particolare alcune associazioni ad essere danneggiate, a partire proprio dalla Croce Blu, che perde 12 volontari, e l'Associazione donatori di midollo osseo, che perde gli unici 2 del 2010. Anche per questo, la consigliera Sala ha annunciato che intende monitorare questa situazione, che ricade non solo sui giovani ma anche sulla comunità, perchè «a pagare le conseguenze di questo taglio saranno i pazienti che arriveranno con due ore di ritardo in ospedale perchè non ci sarà chi li accompagnerà, i disabili che avranno meno ore di assistenza, e così via».