Peretti (Salesiani) sulla riforma del servizio civile

In un comunicato stampa diffuso oggi, don Enrico Peretti, vicepresidente della Federazione SCS e delegato per il servizio civile, richiamandosi al Convegno su "Il futuro del servizio civile. Il servizio civile del futuro", esprime la sua sintonia con le posizioni della Cnesc (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile). «Il testo Giovanardi – dice don Peretti – ci rincuora per alcuni aspetti: è bene ad esempio che si vada verso una ridefinizione dello status di volontario, per evitare il limbo normativo in cui altrimenti si troverebbe tale figura, siamo favorevoli alle varie forme di mobilità nazionale che aiuterebbero a coprire i posti nel settentrione dando maggiori opportunità a tutti coloro che desiderano vivere questa esperienza. Ancora siamo contenti per il fatto che venga sottolineata l'origine e la natura del SC puntualizzando il legame con la "difesa armata non violenta" e quindi, vista la sentenza della Corte Costituzionale, la competenza dello Stato nazionale sul settore. Occorre infatti essere chiari su questo punto perchè il Servizio Civile non è welfare o assistenza ma effettivamente una modalità per servire il proprio paese». Per don Peretti non mancano tuttavia alcune "ombre", come la questione dei finanziamenti, di una quota minima annuale di volontari e la riduzione di orario e paga. Leggi qui tutto il comunicato in formato PDF.

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