Il servizio civile in confusione

Mentre in Parlamento sono depositate due proposte di legge sul servizio civile, rispettivamente delle onorevoli Argentin (PD) e Rivolta (Lega), della riforma annnunciata da mesi dal Sottosegretario Carlo Giovanardi non si ha più notizia, anche se gli enti dichiarano da tempo tutta la loro volontà di collaborare.
Nel frattempo, l'Unsc aggiorna a ruota molte Circolari che regolano l'organizzazione del servizio civile stesso, come quelle sui rapporti volontari/enti, sulle ispezioni, sulle selezioni e, da ultima, sull'accreditamento, pur non riaprendone ancora i termini, ma annuncia invece di farlo la Regione Umbria
Tutto questo a meno di una settimana dall'apertura del Bando nazionale per i giovani, del quale però molti enti, piccoli e grandi, si sono dichiarati già scontenti e qualcuno protesta.

2 thoughts to “Il servizio civile in confusione”

  1. Cari amici di Esseciblog,
    stavolta avete TOPPATO :-))…la riapertura dell’accreditamento da parte di Regione Umbria esiste…. ma è quella dell’ANNO SCORSO!! Basta leggersi la circolare sul sito della regione in oggetto!
    Vabbè errare è umano 🙂
    A proposito di precisazioni…. da quel che mi risulta gli “enti” disposti a collaborare con Giovanardi per la riforma della legge sono quelli della CNESC, ovverosia una quindicina…. su 3800!
    Vediamo di non perseverare, neh? :-))
    Insomma, essere grandi e grossi non significa essere la maggioranza, almeno in democrazia.

  2. Carissimo “Candide”, grazie delle tue osservazioni e precisazioni. Capita a tutti di sbagliare, ma cerchiamo di farlo il meno possibile controllando sempre le notizie: sul sito della Regione Umbria non c’è ancora nulla sull’accreditamento, però la cosa è stata annunciata tramite una nota, riportata anche dalle grandi agenzie come l’Asca (http://www.asca.it/regioni-UMBRIA_SERVIZIO_CIVILE__FINO_A_31_7_RICHIESTE_PROCEDURA_ACCREDITAMENTO-405696–.html). Se sbagliamo, sbagliamo in buona compagnia 🙂
    Sulla questione dei numeri e degli enti hai ragione, è una semplificazione dire che gli enti sono d’accordo (o in disaccordo), riferendosi solo a quelli più grandi. Ci inganna un po’ il sistema di rappresentanza, per cui nella Consulta nazionale no siedono gli enti per “elezione” ma per scelta sulla base di quelli più grandi e rappresentativi. A presto!

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