Legge di stabilità, ecco emendamenti sul servizio civile

Sono sette gli emendamenti riguardanti il servizio civile presentati alla legge di Stabilità 2016, attualmente in discussione presso la V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati. Lo scrive "Redattore Sociale" in un articolo uscito ieri, in cui illustra nel dettaglio le richieste fatte da onorevoli di praticamente tutti i partiti, tranne Movimento 5 Stelle e Lega Nord.


«Quasi tutti gli emendamenti – scrive "Redattore Sociale" – puntano ad aumentare la dotazione economica del fondo del servizio civile nazionale, attualmente prevista dalla legge in 115milioni di euro per ciascuno dei prossimi tre anni, in modo da garantire “un adeguato contingente” di giovani per il 2016 ed avvicinarsi alla soglia dei 100mila volontari all’anno, più volte annunciati dal premier Renzi». Contemporaneamente – ricorda l'articolo -, sempre questa settimana, è partita in Commissione Bilancio del Senato la discussione del ddl n. 2145, di conversione in legge del decreto-legge n. 185, che stanzia 100milioni aggiuntivi per il 2015 proprio per il servizio civile. «Quattro proposte emendative presentate per la Legge di stabilità puntano ad aumentare di ulteriori 60milioni il fondo nazionale e sono stati presentati in maniera bipartisan, rispettivamente dagli on. Russo (PDL), dagli on. Di Lello e Di Gioia (Misto- PSI- PLI), dall’on. Giulia Narduolo (PD, come prima firmataria, e dall’on. Stefano Fassina (ex PD ora in SEL), sempre come primo firmatario. Altri due emendamenti, che vedono come primi firmatari gli on. Giulio Marcon (SEL) e Francesca Bonomo (PD), puntano invece ad un aumento di fondi rispettivamente di 100milioni e di 30milioni per ciascuno dei prossimi 3 anni», spiega ancora "Redattore Sociale". Un settimo emendamento presentato sempre dai deputati del PD Bonomo, Patriarca, Beni e Narduolo, chiede di riportare il Servizio civile nazionale dalla voce attuale “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” sotto Ministero dell'economia e delle finanze, a quella ritenuta più consona sotto “Presidenza del Consiglio dei Ministri”, come richiesto da vari enti di servizio civile e come annunciato proprio a “Redattore Sociale” a fine novembre dall’on. Bonomo.

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