I giovani in servizio civile per Lampedusa

Logo_RNVSC_120px I Rappresentanti nazionali dei giovani in servizio civile hanno scritto ieri al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per «annunciare la disponibilità ad offrire il loro contributo operativo volontario nell’affrontare la difficile situazione attuale: da una parte il Paese è impegnato in un'operazione militare e dall'altra, a causa della crisi del Nord Africa, vede sbarcare sulle proprie coste migliaia di profughi e clandestini che non riescono a ricevere un’adeguata accoglienza».


«Noi sentiamo – scrivono nella lettera – il disagio dei migranti che lasciano la loro terra, sentiamo il disagio della gente di Lampedusa e Manduria, sentiamo la forte intensità di un conflitto che è arrivato alle porte delle nostre case. Noi crediamo che l'impegno civile non armato e nonviolento, insieme alla solidarietà e alla tutela dei diritti fondamentali della persona, sia oggi necessario oltre che auspicabile. Per questo vogliamo metterci al servizio di coloro che questo conflitto lo stanno vivendo sulla propria pelle». La proposta, annunciata ieri, ha trovato l'appoggio del Sottosegretario con delega Giovanardi, che si è detto «favorevole a progetti che possano far fronte all'emergenza Lampedusa ripetendo così l'esperienza aquilana che un anno e mezzo fa ha portato all'approvazione di un progetto speciale di intervento finalizzato ad inviare 150 o 180 ragazzi nella città». «Bisognerà valutare in Consulta – ha puntualizza Giovanardi – se questi progetti rientreranno nel budget complessivo di intervento o se richiederanno un investimento aggiuntivo, il che potrebbe generare qualche difficoltà. Conoscendo il meccanismo dei Centri di identificazione e di raccolta credo che il fatto che ci siano giovani volontari che affianchino queste realtà nei prossimi mesi sia assolutamente positivo». Ma proprio in merito a questo Licio Palazzini, Presidente della Consulta nazionale del servizio civile, ha ricordato che «le finalità e modalità di questo impegno sarebbero tutte da valutare», mentre per Cecilia Carmassi, Responsabile nazionale politiche per la famiglia, associazionismo e terzo settore del PD, «sembrerebbe più corretto, se si vuole contribuire all'emergenza, che Giovanardi emanasse un bando urgente dedicato e con risorse aggiuntive». «Ma forse è proprio questo il punto – prosegue Carmassi -: quello che si vuole ottenere è al contrario l'utilizzo delle risorse già destinate a progetti di servizio civile  per finanziare progetti di accoglienza che le realtà del Terzo Settore potrebbero già oggi sostenere con competenza ed efficacia. Allora Giovanardi non giochi sulla pelle di questi giovani e non chiami in causa l'opposizione se il suo disegno di legge è fermo in parlamento». Leggi tutta la lettera dei Rappresentanti qui in PDF.

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