La "Direzione generale famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà" della Regione Lombardia segnala per l'ultimo bando di servizio civile dello scorso settembre, la tendenza riscontrata già nel 2009, di un aumento nel numero di domande dei giovani candidati.
«Da una iniziale lettura dei dati – si legge sul sito della Regione -, infatti, è risultato che su 1.339 posti disponibili hanno presentato domanda ben 5.408 giovani (in media più di 4 domande per ogni posto di servizio civile finanziato)». I fattori indicati per spiegare questo "boom" sarebbero almeno tre: il lavoro di promozione svolto in questi anni da Regione Lombardia, il crescente interesse dei giovani lombardi, ed infine «le criticità che molti di essi si trovano a fronteggiare dinanzi alla situazione economica internazionale che ha colpito il nostro Paese». Lo scorso 26 ottobre, la Giunta regionale ha inoltre deliberato (n. 692) lo stanziamento di quasi 1,8milioni di euro per il fondo nazionale del servizio civile, a copertura dei 397 posti in più presenti nell'ultimo Bando, per un totale di 60 progetti. Questo aspetto lascia però "perplesso" Fabio Pizzul, Consigliere regionale della Lombardia del PD, perchè il finanziamento verrebbe «dalla dotazione prevista per la legge “Servizio Civile in Lombardia” del 3 gennaio 2006, che aveva a disposizione 4 milioni e mezzo in tre anni». «La Regione Lombardia- secondo quanto dichiara Pizzul-, di fatto, non ha mai attivato realmente questa legge e si limita a trasferire fondi al Ministero per garantire la partenza di progetti non finanziati (nel 2011 dovrebbero essere circa 300)», disattendendo «quanto stabilito da una sua legge regionale approvata all’unanimità».
Nelle scorse settimane la CNESC (conferenza degli enti di servizio civile, cui aderiscono Caritas, ARCI, Confccoperative, salesiani ed altre numerose realtà) ha lanciato un appello (lo si può leggere all’indirizzo http://www.cnesc.it ) in cui chiede tra l’altro “alle Regioni e Province autonome di prevedere, come già fatto da alcune, propri stanziamenti aggiuntivi, utili ad incrementare ulteriormente il nuemro di giovani coinvolti” nel servizio civile.
Tale appello è firmato anche dal Forum Nazionale del Terzo Settore.
Il riferimento alle Regioni che “hanno già fatto” è chiaramente riferito alla Lombardia.
Ne deduco che quindi il consigliere regionale del PD è contrario a questa richiesta avanzata dalla CNESC.
Rimane da domandarsi se la sua sia
una sua posizione personale, oppure se la stessa sia condivisa da tutto il gruppo consigliare regionale lombardo del PD.
Claudio Di Blasi
Credo che la questione posta da Pizzul, almeno per come ho capito leggendo il testo completo sul suo sito, fosse riferita all’uso di tutti i fondi della legge regionale solo per i progetti di servizio civile nazionale. Rimane in effetti la curiosità della scelta politica, legittima ovviamente, di destinare i fondi dei progetti regionali per quelli nazionali, e contemporaneamente portare avanti una proposta di servizio civile di tipo “federalista”. Se c’è una spiegazione di questa scelta, la riprendo con piacere su queste pagine perchè mi sembra interessante approfondire questo aspetto.