Rinunciare allo status di obiettore: sì o no?

Su "Gente di lato", il blog di Olivero Motta nato in collaborazione con l'agenzia giornalistica "Redattore sociale", potete leggere una riflessione dedicata all'obiezione di coscienza e alla possibilità di rinunciare allo status di obiettore, prevista dopo almeno 5 anni dal congedo dall'art. 636 (comma 3) del D.Lgs n. 66/2010.


«Trent'anni fa – scrive Motta – abbiamo passato giornate intere a chiederci quali fossero le motivazioni che avevamo davvero dentro, a cercare ciò in cui veramente credevamo, a pensare le parole giuste da mettere su quella domanda. Non eravamo pionieri nè eroi e se non ci fosse stato il servizio civile non avremmo neanche lontanamente pensato all'obiezione. Ma oggi non ci chiedono nemmeno il perchè intendiamo rinunciare al nostrostatus di obiettori. Probabilmente non interessa a nessuno. D'altra parte, però, si pretende una rinuncia irreversibile, dalla quale non si potrà più tornare indietro. Una richiesta davvero singolare, in tempi nei quali tutto si cambia. E allora bocce ferme. La legge, tutto sommato, può essere l'occasione per ri-scoprire uno status forse un po' impolverato. E a uno status, si sa, non si rinuncia facilmente».

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