Si è conclusa sabato 27 ottobre, con l'approvazione del Documento finale, la XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, sul tema "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale". Il documento, composto da 3 parti, 12 capitoli, 167 paragrafi, ne dedica uno all'Impegno e partecipazione sociale (46). «Anche se in forma differente rispetto alle generazioni passate – scrivono i Padri e le Madri sinodali – l’impegno sociale è un tratto specifico dei giovani d’oggi. A fianco di alcuni indifferenti, ve ne sono molti altri disponibili a impegnarsi in iniziative di volontariato, cittadinanza attiva e solidarietà sociale, da accompagnare e incoraggiare per far emergere i talenti, le competenze e la creatività dei giovani e incentivare l’assunzione di responsabilità da parte loro. L’impegno sociale e il contatto diretto con i poveri restano una occasione fondamentale di scoperta o approfondimento della fede e di discernimento della propria vocazione. Forte e diffusa risulta la sensibilità per i temi ecologici e della sostenibilità, che l’enciclica Laudato si’ ha saputo catalizzare. È stata segnalata anche la disponibilità all’impegno in campo politico per la costruzione del bene comune, che non sempre la Chiesa ha saputo accompagnare offrendo opportunità di formazione e spazi di discernimento. Rispetto alla promozione della giustizia i giovani chiedono alla Chiesa un impegno deciso e coerente, che sradichi ogni connivenza con una mentalità mondana».
Quello dell’impegno sociale è davvero un sentimento molto diffuso (nonostante l’indifferenza di qualcuno) ed è molto interessante che tutto ciò sia stato notato anche al sinodo dei giovani.