Sul "Corriere della Sera" di sabato scorso, lo scrittore ed intellettuale torinese Guido Ceronetti è tornato ad avanzare l'idea di un servizio civile "obbligatorio", già lanciata quattro anni fa.
«La mia proposta di utopistico bene sociale – scrive Ceronetti – è di istituire un servizio civile ovviamente disarmato per tutti i giovani, uomini e donne di diciotto-diciannove e vent'anni, della durata di un anno e mezzo, fatto di servizi utili alla collettività, apprendimento di mestieri, studio, giochi, sport, teatro, pronto impiego nelle calamità. I figli degli immigrati con cittadinanza italiana ne farebbero parte alla pari e insieme con tutti gli altri». Per lo scrittore «essenziale è procurare un ombrello ai giovani contro la fretta di arraffare e l'avidità di guadagno, contro il porre gli occhi ipnotizzati su costosi oggetti in vetrina. E molto bene gli farebbe un anno e mezzo di costrizione a una tregua, liberi dal bisogno ma non dall'operosità, educati a usare il machete nella giungla di corruzioni che li aspetta all'uscita». Leggi tutto l'articolo a questo link.